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LA DONNA CONQUISTA I SUOI DIRITTI

Martedì scorso, il 28 gennaio 2050, si è tenuta a Berlino l’ultima riunione tra i rappresentanti di ciascuno stato del mondo per parlare del progetto “Parità di genere tra donne e uomini”, con la quale si è stabilita la parità di sessi tra uomini e donne, in qualsiasi ambito: sociale, lavorativo, politico.

In Italia, la presidente della Camera dei deputati Giovanna Bianchi e quella del senato Mariangela Rossi, hanno accordato con la decisione presa dal Consiglio. Adesso, finalmente, noi donne non avremo stipendi ridotti, potremo guidare e votare in tutti i Paesi del mondo e non verremo penalizzate con la gravidanza. Ma soprattutto, la presidente della Repubblica Sergia Mattarello, ieri ha firmato una legge che cambierà la storia della donna, iniziata da quando Dio prese una costola da Adamo per creare Eva: prima l’uomo e poi la donna …

La legge è la seguente: “Legge n. 13 del 29/01/2050. Articolo 1. Ogni uomo e ogni donna legati da un atto di matrimonio dovranno dividersi i lavori casa – lavoro. Sia l’uomo e la donna dovranno avere uno stesso numero preciso e stabilito di ore di lavoro a casa e uno stesso numero preciso e stabilito di ore di lavoro al lavoro (nel luogo di lavoro dove si svolgono le ore lavorative giornaliere)”.

Capito amiche donne? Quando vostro marito sarà in ufficio voi dovrete cucinare, ma quando sarete voi in ufficio, al rientro a casa non dovrete preoccuparvi né della polvere, né del bucato da lavare e da stirare, né del disordine, perché avrà pensato a tutto vostro marito!

Quindi, care donne, noi siamo forti, combattive, testarde, ma alla fine riusciamo sempre a vincere e a dimostrare di essere superiori e che noi donne corriamo come vere donne, veloci, con astuzia e combattività, fino ad ottenere i nostri diritti, quelli che ci spettano, quelli che ci meritiamo.

I.C. 17 Bologna (scuola Gandino)

Classe 3C

A. G.

Progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere” di Ass. Youkali e Tavola delle donne, cofinanziato da Regione Emilia Romagna, annualità 2017.

Diverso da chi?

Oggi, quando siamo entrati in classe, ci hanno posto un interrogativo: “Diverso da chi?” e subito ci è venuto in mente “perché dovremmo essere diverse?” ma soprattutto “qual è la diversità che ci divide?”.

Noi, due ragazzine di tredici anni, che frequentiamo la terza media in una scuola pubblica di Bologna, ci siamo poste queste domande.

Proprio l’ altro giorno ci hanno chiesto quale scuola vorremmo fare finita la terza media. La nostra risposta è stata che non lo sapevamo ancora molto bene e che saremmo andate a vedere un istituto tecnico il giorno seguente. La risposta del nostro amico è stata scettica e dubbiosa: “voi due? Un tecnico? Ma siete ragazze!”.

Noi due sentendoci un po’ offese, gli abbiamo risposto con orgoglio e decisione: “innanzitutto, non è una scelta definitiva, e poi, anche se fosse, non significa niente essere ragazze!”.

Lui con quel suo irritante modo di fare, rispose di no, girò sui tacchi e se ne andò. Noi un po’ stupite per la sua sfacciataggine e un po’ ferite nell’orgoglio perché non è vero che a tutte le ragazze non piaccia sporcarsi le mani.
Questo episodio ci ha fatto pensare. Ed è questa la domanda che vi lanciamo: “quando che è nata questa diversità? perché? e qual è? ma soprattutto perché una ragazza non si può sporcare le mani?”

Istituto medie Gandino 3^C Bologna 26 Novembre 2017

E.F. A. G.

Progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere” di Ass. Youkali e Tavola delle donne con il contributo di Regione Emilia Romagna, annualità 2017

Gennaio 2070

Cammino per il centro storico di Bologna. Vedevo le donne che vanno a lavorare nei cantieri in bicicletta, con i pantaloni macchiati di vernice e le scarpe robuste da muratore.

Gli uomini che vanno al supermercato a fare la spesa e escono con le borse piene, per tornare a casa a cucinare il pranzo per i figli, o che accompagno i loro bambini a scuola.

So che mentre questi mariti cucinano, stirano e cambiano i pannolini, le loro mogli sono stese sul divano a leggere, oppure discutono al telefono di affari.

Penso ai miei nonni e a quello che mi raccontano del passato: un mondo in cui l’uomo e la donna erano due personalità ben distinte fra loro, che svolgevano attività stabilite dalla società ed erano divisi secondo precisi stereotipi.

Vedo che ancora mio nonno e mia nonna sono abituati a queste antiche tradizioni, secondo le quali la donna è confinata in casa a pulire, a cucinare, ad occuparsi degli altri, mentre l’uomo è fuori a lavorare.

Che strano mondo che deve essere stato! Mio nonno neanche sbuccia il mandarino dopo pranzo, glielo fa mia nonna, e alla mattina non si scalda nemmeno il latte, è tutto pronto in tavola, e lui non deve fare altro che mangiare, alzarsi, mettersi se scarpe e uscire …

E mia nonna a volte neanche sa dove va, perché lui non si sente in dovere di dirlo, e poi spesso arriva in ritardo a pranzo, perché tanto, mia nonna lo aspetta…

(Elaborato della studentessa G.B. della III C della Scuola Secondaria di I Grado Gandino di Bologna nell’ambito del laboratorio “Robe da maschi e robe da femmine” del progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere di Youkali e Tavola delle donne con il contributo di Regione Emilia Romagna, annualità 2017)

IL NUOVO MONDO SEDE DELLA REPUBBLICA 27 MARZO 2100

Cara Umanità, siamo ormai nel 2100 e le cose stanno cambiando radicalmente.

Io, Rusell Tuni, vi scrivo  dalla “SALA DELLE SCELTE” di New York, dove da qualche anno si riuniscono tutti i politici per risolvere i problemi e modificare o emanare nuove leggi.

E’ stata appena votata la scelta di eleggere la prima presidentessa, Matteina Carli , che governi l’Italia e che cerchi di attenuare o addirittura eliminare le discriminazioni verso le donne.

Secondo la presidentessa, come per tutte le donne, loro non sono diverse dagli uomini , anzi in alcuni momenti possono essere per certi aspetti migliori di loro.

Sicuramente gli uomini sono molto bravi nel lavoro , ma le donne fanno anche lavori molto faticosi e nonostante questo sono considerate inferiori.

In questi ultimi mesi però sono state fatte azioni molto importanti a favore delle donne: nel 2050 esse, stanche di essere giudicate inferiori e di faticare ogni giorno, decisero  di fare una battaglia contro gli uomini; con armi e forconi si recarono davanti al palazzo del presidente, Carletto Marini, dicendogli che se non avesse fatto qualcosa a loro favore, esse lo avrebbero ucciso e avrebbero distrutto il genere del “maschio”.

Intimorito , decise di farle entrare nella residenza e insieme firmarono una legge: qualsiasi uomo attribuisce termini spregevoli o fa violenza sulle  donne, oppure non svolge i lavori domestici viene punito con  un esilio immediato dallo Stato in cui si trova e se si oppone  anche un arresto.

Questa legge non portò inizialmente all’ uguaglianza tra sessi ma sicuramente si fece giustizia verso chi fece azioni vietate  o chi non fece il proprio dovere.

Nelle case e in tutti i luoghi di lavoro, gli uomini e le donne sono uguali; infatti oggi la donna può svolgere lavori di qualsiasi tipo senza essere giudicata o senza vergognarsene e l’ uomo deve svolgere i lavori domestici quanto la donna.

Un altro aspetto positivo fu dal  2067 l ‘assunzione  dei robot nel mondo.  Essi sono molto efficaci poiché in casa e nel lavoro aiutano uomini e donne in caso di stanchezza, di fatica e di difficoltà ma ognuno sicuramente deve fare il suo dovere.

Ma ora, cari lettori, dopo quello che vi ho detto cosa ne pensate?

Io sicuramente credo e spero che questi cambiamenti portino ad un fine positivo e che queste nuove regole vengano adottate nel futuro.

Secondo voi è giusto tutto questo ? Vi lascio con questi interrogativi e spero la prossima volta di avere delle risposte . Per ora è tutto .

Buona Giornata

Rusell Tuni

(Elaborato dello studente S. M. della III C della Scuola Secondaria di I Grado Gandino di Bologna nell’ambito del laboratorio “Robe da maschi e robe da femmine” del progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere” realizzato da Ass. Youkali e Tavola delle donne con il contributo di Regione Emilia Romagna, annualità 2017)

Diverso da chi?

Al via oggi la campagna di crowdfunding per regalare alle Scuole secondarie di I e II grado di Bologna e Provincia 6 laboratori per Imparare le differenze e Smascherare gli stereotipi di genere.

Donare è facile su piattaforma Produzioni dal Basso. Vai al link https://www.produzionidalbasso.com/project/diverso-da-chi/

attraverso il bottone “partecipa” puoi fare una libera donazione oppure scegliere una delle ricompense che abbiamo pensato per te.

Utilizzeremo le donazioni raccolte per regalare alle classi che ci contattano un laboratorio del valore di 550 € ciascuno che verrà tenuto da personale qualificato e specializzato nella tematica.

Già dal 2016 portiamo avanti corsi di formazione per migliorare la qualità dell’apprendimento affinché possano entrare nelle scuole donne e uomini con lauree umanistiche alle spalle, capaci di offrire ai ragazzi che incontreranno nelle classi, strumenti per pensare ai temi specifici degli stereotipi di genere, del rapporto con l’altro o del conflitto, insieme a strumenti per elaborare questi temi off e on line attraverso video, testi, documentari radiofonici e rappresentazioni teatrali.

Non lasciamo al caso il futuro: le parole sono importanti, diamo gli strumenti ai tuoi figli affinché  trovino le parole giuste per parlare le differenze e agire empaticamente.

“Chi parla male, pensa male e vive male.” (Nanni Moretti)

 

SOSTIENI “DIVERSO DA CHI?”

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Ogni 550 € raccolte corrispondono a un laboratorio di 8 ore regalato a una classe.

Se supereremo il budget richiesto, realizzeremo altri laboratori in classi e in centri giovanili del territorio perché è urgente accompagnare più ragazze e ragazzi possibile ad imparare le differenze e smascherare gli stereotipi di genere.

Fai la differenza, dona ora!

Puoi donare con sistema Pay pal oppure con la tua carta di credito  o prepagata o ancora fare un bonifico tramite Lemonway: questi sistemi, insieme a Produzioni Dal Basso, faranno da garanti perchè le donazioni vengano utilizzate per realizzare il progetto.

Al termine della campagna riceverai aggiornamenti su tutto quello che riusciremo a fare grazie al tuo sostegno.

Portiamo a scuola la comunicazione di genere 2

Un nuovo corso di formazione gratuito per adulti di 70 ore; 4 seminari sullo stalking, 8 laboratori da realizzare in Scuole e Centri giovanili  di Bologna per prevenire forme di violenza e abuso e vincere gli stereotipi di genere

L’Associazione Culturale Youkali insieme a Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città, UDI Bologna e al Circolo Arci Guernelli di Bologna, con la collaborazione di Radio Città Fujiko e di AICS, hanno ottenuto un finanziamento di 7.500 euro dalla Regione Emilia Romagna tramite il bando volto alla  promozione ed al conseguimento delle pari opportunità e al contrasto delle discriminazioni e della violenza di genere sulle annualità 2016/2017 ed è in attesa di un sostegno di 14.000 euro dalla Tavola Valdese tramite il bando 2016 per l’assegnazione dei fondi dell’8 x 1000 per realizzare il progetto Portiamo a scuola la comunicazione di genere 2.

In continuità con il progetto chiuso il 31 dicembre 2016, Portiamo a scuola la comunicazione di genere 2  intende diffondere nell’ambito scolastico e dei centri di aggregazione giovanile di Bologna, azioni di empowerment relative alla consapevolezza della convivenza tra i generi attraverso l’elaborazione creativa del tema utilizzando gli strumenti della comunicazione massmediatica quali la radio, il web, i giornali (off e on line) per catturare l’attenzione dei giovani allievi rendendoli al contempo protagonisti attivi nel riconoscere e individuare forme attive e creattive di gestione dei conflitti, in particolare di genere.

Mentre i formatori perseguiranno l’obiettivo primario di consentire ai ragazzi partecipanti ai laboratori scolastici di essere in grado di riconoscere i propri e altrui pregiudizi e stereotipi legati al genere e di acquisire sicurezza nell’uso di un linguaggio sessuato, specialmente quando si parla di professioni al femminile, al contempo promuoveranno la piena partecipazione dei giovani alla vita democratica  cittadina, fornendo strumenti per l’acquisizione di competenze inerenti il funzionamento del linguaggio dei media.

I laboratori scolastici  attivati nel 2016, così come i nuovi laboratori che a breve verranno realizzati negli istituti scolastici che ne faranno richiesta, mirano in ultima analisi a incentivare l’innovazione sociale anche attraverso l’autonoma formazione tramite l’utilizzo di piattaforme e ambienti digitali, software liberi e open source.  La diffusione dei risultati dei laboratori tramite il blog Mediaalloscoperto.it e la pagina facebook dedicata al progetto (Portiamo a scuola la comunicazione di genere), consente ai giovani partecipanti di attivare una formazione tra pari agendo essi stessi da moltiplicatori dei risultati.

Il 13 marzo 2017 verrà avviato un nuovo corso di formazione per adulti di 70 ore che si terrà a Bologna presso il Circolo Arci Guernelli di V. Gandusio 6 per realizzare il quale  l’Associazione Culturale Youkali si avvarrà della stretta collaborazione di esperte dell’Associazione Tavola delle donne sulla violenza e la sicurezza nella città e di UDI sezione di Bologna, come anche di giornalisti e blogger.

Il Corso di formazione sarà, come il precedente, diviso in due parti: Riconoscere e prevenire le forme di violenza e abuso nelle relazioni di genere e Comunicazione di genere.

I volontari ammessi alla formazione saranno scelti tra:  studenti universitari, giovani sotto i 35 anni in cerca di occupazione, disoccupati di lungo corso (in particolare over 45), in cerca di riqualificazione, onde offrire loro occasione di specializzarsi e/o riqualificarsi nel campo della comunicazione sociale. Si preferiranno candidati con formazione umanistica.

Attraverso la formazione degli adulti intendiamo porre le basi per la realizzazione di nuovi progetti all’interno delle scuole che uniscano la tematica della gestione del conflitto, con la produzione di spot, video, radiodrammi, articoli giornalistici, spettacoli teatrali.

Grazie al personale già formato nel corso della prima edizione del progetto, sostenuto da Tavola Valdese, tra ottobre e novembre 2016, sono già stati realizzati 2 laboratori scolastici presso la Scuola secondaria di I grado di Sant’Agata Bolognese e, grazie ai finanziamenti regionali, altri 2 laboratori gratuiti di 8 ore sui temi dello smascheramento degli stereotipi di genere verranno realizzati entro maggio  2017 in altri Istituti Secondari di I e II grado di Bologna e Provincia che ne faranno richiesta. E’ prevista inoltre l’attivazione di 4 seminari di 2 ore sullo stalking che saranno tenuti dall’Avvocata Nicoletta Macrì di Tavola delle donne.

A beneficiare del nuovo progetto, così come nel corso della prima edizione, non sono solo gli studenti delle Scuole Secondarie di I e II grado, ma gli stessi volontari in gran parte giovani o disoccupati di lungo corso che, attraverso il percorso di formazione, acquisiscono nuove competenze. Conclusa la formazione, ai corsisti viene offerta l’occasione di una sorta di tirocinio con un rimborso orario, durante il quale sperimentare immediatamente le strategie definite nel workshop finale confrontandosi con una classe di  giovanissimi sotto la supervisione dei tutor esperti.

Qualora il progetto riceva,  a settembre 2017, un sostegno dai fondi dell’8x 1000 della Tavola Valdese, verrà completata la formazione degli adulti con i moduli laboratoriali previsti tra settembre e novembre 2017; verranno realizzati altri 2 laboratori di 10 ore presso centri giovanili; un laboratorio teatrale di 20 ore e altri 3 laboratori di 8 ore su tematiche di genere presso istituti scolastici che si renderanno disponibili ad accoglierli.

Già nel 2016 è stata attivata una Palestra digitale, attraverso il sito web Mediaalloscoperto.it, per la condivisione dei materiali e buone pratiche prodotte sia dai formatori volontari che vanno nelle scuole, che dagli allievi degli Istituti Scolastici e centri giovanili. La palestra digitale attualmente bisognosa di implementazione, è un utile strumento per tenere traccia delle esperienze formative.

E’ prevista anche un’azione di valutazione trasversale all’intero progetto che consentirà  aggiustamenti in itinere della progettualità, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

A breve verrà attivata una campagna di crowdfunding per sostenere il progetto dal basso assicurando i finanziamenti necessari al suo completamento anche nella peggiore delle ipotesi che i co- finanziamenti richiesti non vengano accordati. Il crowdfunding consentirà a chiunque creda nelle metodologie attivate dalle associazioni proponenti, di donare anche pochi euro perché possa essere portata avanti la necessaria campagna contro gli stereotipi di genere partendo dall’educazione dei più piccoli.

Contatti: mediaalloscoperto@youkali.it tel 3334774139/ 0518493013

Scarica qui il Calendario completo corso di formazione 2017

Robe da maschi e robe da femmine un video per vincere gli stereotipi di genere

La classe II A della Scuola Secondaria di I grado  Mazzini di Sant’Agata Bolognese al termine del laboratorio “Robe da maschi e robe da femmine” ha realizzato uno spot contro gli stereotipi di genere per raccontare tutto quello che le donne possono fare nella vita nonostante i pregiudizi che spesso ritengono alcune professioni o attività riservate solo agli uomini e per dire che anche sugli uomini ci sono tanti pregiudizi da smascherare.

I ragazzi hanno pensato a cosa le donne sognano di fare da grandi, a cosa possono aspirare nella vita; le ragazze hanno provato a immaginare cosa desidera un uomo per sè e per la propria famiglia. Tutti insieme abbiamo scoperto poi che uomini e donne in fondo hanno un grande desiderio comune: essere felici.

Guarda il video della II A della Scuola Mazzini di Sant’Agata Bolognese:

Riprese e montaggio di Amos Rebeschini, coordinatrice progetto Simona Sagone