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Da cosa nasce la mascolinità tossica- inchiesta

9° puntata del programma “Donne Fuori dall’angolo 2” a cura del Gruppo Media allo scoperto di Associazione Culturale Youkali APS. La puntata, in onda il 16 luglio alle 8:30 su Radio Città Fujiko sui 103,1 si intitola “Da cosa nasce la mascolinità tosscia?”.

La realizzazione di questa puntata è frutto di un laboratorio scolastico dell’Associazione Culturale Youkali APS con la classe II A dell’Istituto D’Istruzione Superiore Ferrarini di Sasso Marconi.

I  ragazzi e le ragazze della classe hanno voluto indagare la mascolinità tossica per capire cosa determina quel modello di “essere uomini” e come si possa modificarlo e rompere quindi le così dette “gabbie di genere” a favore di una libertà di essere uomini e donne rispettosa delle emozioni più profonde delle persone prescindendo da stereotipi.

La trasmissione in diretta può essere ascoltata anche in streaming su www.radiocittafujiki.it

Dal 17 luglio poi il podcast sarà disponibile sul sito mediaalloscoperto.it/audio

Buon ascolto

Donne fuori dall’angolo 2

Progetto di rete che promuove l’empowerment delle donne per un nuovo equilibrio di genere a cura di Associazione Culturale Youkali APS – sostenuto da Regione Emilia Romagna Assessorato pari Opportunità.  Partner COSPE e FUCINA XXI.

Donne fuori dall’angolo è  un progetto gDonne fuori dall’angolo 2unto alla sua seconda edizione che mira a favorire un cambiamento in positivo della realtà socio culturale cittadina, aumentando la sensibilità rispetto alla parità di genere utilizzando il potere della narrazione in tutte le sue forme nonché dei diversi media, incoraggiando la presa di coscienza della possibilità dell’autodeterminazione nelle ragazze e delle donne in accordo con l’obiettivo 5 dell’agenda 2030.

Donne fuori dall’angolo 2 si è avviato ad agosto 2021 con la rassegna teatrale “Feminologica 4” a Villa Spada, rassegna di teatro civile al femminile che ha portato in scena spettacoli scritti, diretti e interpretati da donne che hanno messo al centro la storia delle donne.

Il progetto prosegue ora lavorando in particolare su una  platea di destinatari/e , intese come gruppi/classi di bambini e bambini e bambine tra 4- 5 anni, bambini/e tra 6- 10 anni  e ragazzi e ragazze tra 11- 17 anni che saranno coinvolti in laboratori centrati sullo scardinamento degli stereotipi di genere e a contrasto dell’hate speach in particolare sui social analizzando specificamente gli attacchi sul corpo femminile e l’insorgere degli stereotipo e discriminazioni di genere nella fascia di età degli adolescenti con un lavoro parallelo di formazione diretto agli adolescenti e agli adulti di riferimento (genitori, insegnanti etc).

Se il lavoro con i gruppi di 4/5 anni utilizzerà come strumento le narrazioni fiabesche, con le scuole primarie si utilizzerà lo strumento del teatro in particolare, con le scuole secondarie di I e II grado utilizzeremo gli strumenti della radio e del video per creare delle campagne sociali rivolte ai loro coetanei per sensibilizzarli su uno dei temi che il gruppo classe sceglierà tra quelli affrontati in classe.  Fin dai precedenti progetti “Portiamo a scuola la comunicazione di genere Youkali ha inteso portare a scuola una formazione sull’ uso dei mezzi di comunicazione di massa (web, radio, video, blog), per creare campagne sociali, antidiscriminatorie, che promuovano la parità uomo- donna, tra le diverse culture, religioni, condizioni sociali e personali, campagne che fossero poi dirette verso i loro pari (disseminazione dei risultati del progetto), agendo in ultima analisi per il bene comune usando il potere della narrazione, del teatro e anche usando i beni comuni digitali a vantaggio di tutta la comunità.

L’obiettivo comune di tutti i laboratori è quello di far acquisire a bambini/e e ragazzi/e una cultura del rispetto dell’altro da sé e della non violenza nelle relazioni interpersonali, prevenendo il formarsi in giovanissima età, degli stereotipi in particolare di genere.

Coinvolgeremo nel progetto anche genitori e docenti con l’azione del Family Cafè: incontri on line per allineare le famiglie al lavoro con le classi di scardinamento degli stereotipi di genere. Speriamo di riuscire ad attivare il coinvolgimento delle famiglie dei/delle beneficiari/e per loro tramite, rispetto a tematiche di genere diffondendo un linguaggio comune onde condividere le parole con cui si interpreta il fenomeno della violenza di genere e delle disuguaglianze in particolare tra uomo e donna.

Il pubblico  generalista adulto sarà coinvolto attraverso una trasmissione radiofonica e relativo podcast “Donne fuori dall’angolo” anche questo alla seconda edizione. La trasmissione va in onda una vola al mese su Radio Città Fujiko il sabato mattina alle 8:30 l’ultimo sabato del mese per 15 puntate da 27 minuti circa. Il podcast è reperibile sul sito mediaalloscoperto.it   

Tra agosto e settembre 2022 si svolgerà poi la 5° edizione della rassegna teatrale Feminologica sempre nell’anfiteatro di Villa Spada

Per informazioni sui laboratori, sul podcast Donne fuori dall’angolo o su Feminologica 5- info@youkali.it

 

Le mirabolanti avventure di Edmondo.

Questa è la storia di Edmondo. Edmondo per colpa di un incidente rimase senza braccia e gambe, e per questo tutti quanti lo prendevano in giro.

Un giorno Edmondo stanco di tutto ciò si fece costruire un’armatura supertecnologica, armata di tutto punto e con questa armatura uccise tutti quelli che lo discriminavano.

Da ciò si capisce come bisogna stare attenti a non discriminare le persone sbagliate (quelle che si offendono).

#senza arti #no alla discriminazione #Edmondo

di Edmondo, allievo del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

VIOLENZA SULLE DONNE

UN VERO UOMO CONQUISTA LA FORZA DEL CUORE NON DELLE MANI.

SOLO UN PICCOLO UOMO USA VIOLENZA SULLE DONNE PER SENTIRSI GRANDE.

 

di Nicolas Zucchini, allievo del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

#stop la violenza #stop i pugni

Gli uomini che colpiscono le donne sono solo persone deboli e senza onore.

#stop la violenza #stop i pugni

 

di Mattia Bosi, allievo del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

 

Dani Alves

Io ho fatto il gesto della banana per lanciare un messaggio contro il razzismo, non per creare una nuova moda!

di Jacopo Fabbiani, allievo del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

#noallaviolenzasulledonne

Amore non vuol dire violare.
Chi ti ama non umilia.
Chi ti ama non ti offende.

#noallaviolenzasulledonne

 

di Beatrice Agostini, allieva del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

#NoAllaViolenzaSulleDonne

L’amore è quando il cuore batte forte perchè è fatto di emozioni e non di paura, le mani accarezzano e non picchiano. Chi ti ama ti protegge e non diventa il tuo assassino, ti rispetta, ti ascolta e ti aiuta nei momenti difficili. Quando lui non ti rispetta non dà valore a quello che dici o a quello che pensi, quando ti isola, quando ti maltratta, quando ti picchia, ti insulta NON E’ AMORE. L’AMORE NON E’ MAI VIOLENTO. L’amore è fatto di tanti colori, è rosso di passione e non di sangue, e non deve essere viola come i lividi. Bisogna denunciare chi ci fa del male.

#NOALLAVIOLENZASULLEDONNE

 

di Aurora Gherardi, allieva del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

Diverso da chi

Perché al mondo ci sono persone diverse da noi che vengono prese di mira? Nel mondo siamo tantissimi, ci sono: gli omosessuali, ci sono i neri, ci sono gli albini, c’è chi è DSA, ci sono quelli che nascono con deformazioni facciali, ma che in realtà sono intelligentissimi, la gente però li prende di mira li insulta, dicono che non sono nessuno o peggio che devono suicidarsi morire ecc…
Quello che penso io è che siamo tutti uguali, anche se all’ esterno sembriamo tutti diversi, abbiamo tutti un cervello che funziona allo stesso modo, due occhi che vedono, un naso che respira, una bocca che parla, un cuore che batte e che è dalla stessa parte e tutti il sangue dello stesso colore. Ogni giorno sentiamo parlare di persone, che scappano dal proprio paese perché muoiono di fame e vengono qua in Italia per salvarsi, perché pensano di trovare qualcuno che li aiuti, ma invece vengono maltrattati, fatti morire di fame, fatti vivere dentro a delle baracche vengono costretti a lavorare in campagna a raccogliere i pomodori per pochi euro al giorno e spesso vengono anche picchiati. Un giorno Hassan un ragazzo di 16 anni proveniente dal Mali (Africa) stava camminando in centro a Bologna, ascoltava musica del suo paese con le cuffie nelle orecchie, all’improvviso quattro ragazzi di 17 anni, bianchi, lo aggredirono, gli saltarono addosso facendolo cadere a terra gli strapparono le cuffie dalle orecchie e tirandogli dei pugni e dei calci in faccia gridarono: ”tornatene da dove sei venuto! Sei un negro del cazzo!” continuavano a picchiarlo, a sputargli addosso, infamandolo e riempiendolo di botte ovunque. Intanto c’era la gente nei dintorni che riprendeva la scena con i cellulari e incitavano quegli assassini maledetti, nessuno interveniva per difendere Hassan, a un certo punto però qualcuno ebbe il coraggio di chiamare la polizia che immediatamente si recò sul luogo, i ragazzi alla vista della polizia scapparono però non si resero conto che c’erano telecamere dappertutto che avevano ripreso tutta la scena e anche i loro visi.
La polizia riuscì a rintracciarli e ad arrestarli, Hassan venne portato urgentemente in ospedale dove gli salvarono la vita, sull’asfalto rimase solo il suo sangue che era rosso, proprio come il nostro.

di Aurora Gherardi, allieva del Laboratorio Scrittura condotto nelle CLASSI 2A, 5A, e 5B dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ARRIGO SERPIERI” di BOLOGNA, presso la sede distaccata Istituto Professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Benito Ferrarini” di Sasso Marconi. Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo” sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020, e del progetto Tecniche@Leganti sostenuto da Tavola Valdese con i fondi dell’8×1000.

 

Il mio mondo senza discriminazioni. Un amico diverso, ma uguale

Il mio mondo senza stereotipi, che desidero, è privo di discriminazioni nei confronti delle persone di colore, che molte volte vengono emarginate, delle persone che provengono dall’estero, delle persone che sono disabili, che spesso vengono maltrattate , oppure delle persone che sono più piccole rispetto a qualcuno che è più grande e che quindi si sente in diritto di prendere in giro. Tante volte vengono discriminate anche le persone povere solo perchè non hanno i soldi.
Vi racconto la mia esperienza. Uno dei miei migliori amici è nato con dei problemi, ci siamo conosciuti all’asilo . Mi è stato subito simpatico perchè era sempre sorridente, ma non parlava. Eravamo tutti e due piccoli, non sapevamo parlare, con il tempo io ho imparato e lui invece pronunciava pochissime parole, ma era sempre sorridente, felice e pronto a giocare con tutti. Nonostante la sua disabilità, lui per me è sempre stato il mio migliore amico. Io non vedevo quello che vedevano gli altri in lui: lui per me era ed è tuttora come tutti, senza alcuna differenza. Ancora oggi ci divertiamo un sacco insieme e mi fa sempre tanto piacere quando passa davanti alla nostra classe e mi saluta con un gran sorriso.
Nella realtà bisognerebbe capire che siamo tutti uguali, questo viene detto spesso , ma rimangono parole vuote , poichè non sono seguite da azioni. Un mondo senza stereotipi non è un’utopia, basta educare i più piccoli all’uguaglianza.

 

di Vincenzo, allievo della Classe 1C Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.