La casa di mattoni rossi

Oggi, come tutti i giorni, dopo la scuola, sono tornato a casa in autobus.

Appena sceso alla fermata vedo davanti a me il mio condominio costruito in mattoni rossi che danno un senso di calore e accoglienza. Tolgo lo zaino dalle spalle e cerco per 5 minuti le chiavi al suo interno, che ovviamente si trovano sul fondo e quindi sono obbligato a estrarre tutti i libri per poterle prendere. Ogni tanto mi capita di incontrare alcuni dei miei vicini, li saluto e loro con poca voglia rispondono con un semplice cenno della testa abbastanza svogliato o un sorriso un po’ stanco.

Siccome non ho tanta voglia di aspettare l’ascensore decido di salire le scale fino ad arrivare al terzo piano, dove si trova il mio appartamento. Con le fatidiche chiavi che ho riposto saggiamente nella tasca apro il cancello e successivamente il portone.

Appena entrato devo, come sempre, correre in bagno. Nella mia casa ci sono due bagni, uno grande ed uno piccolo, quest’ultimo è il mio preferito non so bene il perché ma al suo interno mi sento molto più a mio agio. Sarà forse per i suoi colori, per i quadri appesi alla parete, per lo specchio enorme o per il tepore che si trova al suo interno il motivo per cui mi piace questo ambiente della mia casa.

Dopo circa dieci minuti esco dal bagno e mi reco in cucina, che è collegata al salotto. In cucina metto a bollire l’acqua e nel frattempo vado in camere mia, io la adoro. E’ abbastanza grande con le pareti bianche, grandi finestre che lasciano entrare molta luce, una scrivania, due letti molto comodi e un canestro attaccato all’armadio, con cui io e mio fratello ci divertiamo un sacco a giocare! Insomma in camera mia c’è tutto quello di cui necessito per vivere.

Dopo aver guardato un po’ di video su YouTube torno in cucina, a destra dei fornelli si trova la dispensa, spesso piuttosto disordinata, da cui prendo la pasta e la metto all’interno del pentolino che contiene l’acqua bollente.

Successivamente vado in salotto dove si trova la televisione, prendo il telecomando, mi siedo sul divano, soffice e comodo, e accendo la TV. Dopo nove minuti, mi alzo dal divano e vado in cucina a scolare e a condire la pasta, mentre aspetto che si raffreddi apparecchio la tavola che si trova al centro della stanza.

Dopo mangiato sparecchio tutto e vado un po’ sul letto per riposare e ascoltare la musica con le mie nuove cuffie bluetooth bianche fino a quando non arriverà mia mamma che mi accompagnerà ad allenamento.

Nel silenzio della casa posso sentire i vicini del piano di sotto discutere animatamente, il mio gatto sgranocchiare i suoi croccantini e il ragazzo che occupa l’appartamento sopra il nostro ascoltare la musica e tenere il tempo sbattendo i piedi sul pavimento.

Esercitazioni di storytelling sul tema  “La mia casa”

Alessandro Benini III D Scuola Secondaria di I grado “F. Besta” per progetto “Gandusio Comunità responsabile” sostenuto dal Quartiere San Donato San Vitale con Bando LFA 2018 Coesione Sociale