Il sogno di Abdul

Abdul, era un ragazzo che giocava in una squadra di calcio, vicino a casa sua, dove veniva deriso dai compagni a causa della sua provenienza e per il suo modo strano di correre.
Lui non era bravo a giocare a calcio e anche per questo veniva preso in giro. Un giorno decise di impegnarsi così tanto da diventare fortissimo ed usare lo sport come riscatto contro i compagni.
Ogni volta che tornava da allenamento era triste, tutti i suoi compagni lo insultavano ma lui non mollava, ce la metteva tutta per inseguire il suo sogno: giocare a pallone in una grande squadra.
Dopo solo un anno Abdul venne chiamato da una grande club di calcio per il suo impegno e per la sua determinazione.
Non ci poteva credere che solo dopo così poco avesse fatto un cambiamento dalla a alla z, la sua emozione era indescrivibile perché non si aspettava tutto ciò.
I suoi compagni quando vennero a conoscenza che lui avesse fatto un provino al BOCA FICO capirono che era un ragazzo coraggioso, anche se lo avevano già notato da un po’ e gli porsero subito le scuse di tutte le cattiverie che gli avevano fatto, diventando i suoi fan più accaniti. Abdul era contentissimo di giocare in una squadra importante dopo tutto l’impegno che ci aveva messo e per aver fatto pace con i suoi amici.

A cura di Tommaso Gironi, alunno della classe III C della Scuola Secondaria di Primo Grado “Moruzzi” di Ceretolo, per il progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere: NarrAzione di Genere 2018”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna