Il mondo senza stereotipi

Il mondo è pieno di stereotipi e di pregiudizi, ma come sarebbe il mondo tra 20 anni se non ci fossero più questi stereotipi?
Secondo me cambierebbero moltissime cose.
La cosa forse più banale che mi viene in mente è la discriminante del colore della pelle; infatti in un ipotetico futuro senza pregiudizi e stereotipi i neri verrebbero accolti nella società di oggi come persone normalissime.
Non ho citato i migranti per un semplice motivo: in questo mondo utopico non ci sarebbe neanche la guerra e quindi neanche i migranti che scappano da essa, anche se vi è una parte di migranti che emigra per cause naturali.
Girando per le strade ci sarebbe inoltre una quiete surreale, in cui tutti stanno bene con tutti.
Un’altra cosa che cambierebbe sicuramente è il nome dei lavori.
Come citato in classe, vi è una forte discriminante per cui le donne non possono fare alcuni lavori, o comunque sembra strano che lo facciano.
Per concludere, secondo me sparirebbe qualsiasi tipo di presa in giro. Senza stereotipi una persona non verrebbe presa in giro perché è grassa oppure perché è poco intelligente.

A cura di Matteo Garelli, allievo della classe III C della Scuola Secondaria di Primo Grado “Moruzzi” di Ceretolo, per il progetto “Portiamo a scuola la comunicazione di genere: NarrAzione di Genere 2018”, finanziato dalla Regione Emilia Romagna