IL MONDO SENZA STEREOTIPI CHE VORREI

Avere uno stereotipo significa avere un’opinione su una persona senza conoscerla veramente, ma tramandata da altri nel corso della vita, quindi magari anche sbagliata.

Per esempio nella nostra società purtroppo c’è ancora chi pensa in modo razzista nei confronti delle persone di colore oppure degli omosessuali, o dei barboni o delle persone povere etc…, questi sono stereotipi.

Sarebbe bellissimo vivere in un mondo senza stereotipi, ma sono ancora molte le persone che nel 2020 ce li hanno e sono difficili da eliminare perché radicati (all’interno) nella nostra società.

Vivere senza stereotipi sarebbe semplice, infatti basterebbe cambiare il nostro modo di fare e di pensare, ma in realtà questo è pura utopia (sogno) perché in tanti anni non è  mai cambiato nulla.

Io vorrei alzarmi una mattina e vedere un mondo migliore di questo.

Vorrei che non ci fosse bullismo a scuola nei confronti dei ragazzi più deboli o timidi, vorrei che non ci fosse differenza tra etnie diverse, uomini e donne, poveri e ricchi e che tutti avessero pari opportunità di lavoro e di studio.

LA STORIA DI ANGELO

Questa è la storia di Angelo un ragazzino di undici anni che deve iscriversi in prima media . Angelo è nato con una malattia molto rara ed ha la faccia deformata. Non ama stare con gli altri ragazzi, perché ha paura dei loro sguardi soprattutto ora che a scuola ci sono anche i più grandi. Ma al primo giorno di scuola si rende conto che nessuno lo fissa, nessuno lo evita: ogni nuovo alunno si presenta ed inizia l’anno scolastico con nuovi amici. La sua faccia non lo preoccupa più.

Questo è un mondo senza stereotipi.  Questo è il mondo che vorrei.

 

di Edoardo, allievo della Classe 1C Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – Sasso Marconi, Laboratorio “Abbasso il conflitto! Diverso da chi?”, nell’ambito del progetto “Donne fuori dall’angolo”, sostenuto dalla Regione Emilia Romagna Bando Pari Opportunità 2020.